lunedì 22 settembre 2008

I Gre delle Marche: "sosteniamo la biodiversità, avanti con il Parco Marino"


A parte quello che giudichiamo un appiglio pretestuoso (il censurabile gesto del presidente della Camera, peraltro scusatosi e multato) le motivazioni per l’istituzione del Parco Marino sono senz’altro condivisibili. Né possono valere le considerazioni del consigliere Rossi che lamenta sia il rischio di derive spendaccione, sia la necessità di indagare ulteriori cause di inquinamento derivanti dall’immissione di inquinanti da parte dei corsi d’acqua che si immettono nel tratto di mare interessato.

Per quanto concerne la possibilità, per noi auspicabile, di un organismo direttivo del Parco, l’importante è che non vengano commessi illeciti; ma proprio per questo esiste l’opposizione che deve vigilare e denunciare – probabili ma non certe – irregolarità e la magistratura chiamata a sanzionare le eventuali violazioni.

Piuttosto si sarebbe potuto porre l’accento sulla opportuna pluralità di gestione del Parco; in ottica di un pluralismo culturale e non di lottizzazione partitica, ovviamente, nonché suggerire un’ulteriore azione di indagine nei confronti delle succitate cause dell'ulteriore inquinamento proveniente dall’entroterra.

Ci dispiace, in effetti, che ad un’azione, molto probabilmente, speciosa da parte dell’Amministrazione comunale ci si sia limitati a sollevare sospetti e veleni anziché contribuire fattivamente con proposte e offerte in grado di correggere le – ripetiamo – eventuali irregolarità e forzature.

Confidiamo che si possa presto uscire da questa fase di sterile contrapposizione per entrare in una nuova caratterizzata, almeno per i temi di tutela ambientale, dall’impegno comune al di là degli steccati dei partiti.

Certo, il fatto che i Verdi siano un partito e che quindi prendano parte alla vita delle amministrazioni rende la cosa non facile ma, dai segnali dello scorso aprile, dovrebbe essere un aspetto già risolto.

Staremo a vedere se siamo stati immotivatamente ottimisti o se – finalmente – si potrà aprire una nuova fase di fattiva collaborazione.

La presente come manifestazione della nostra disponibilità e volontà collaborativi.

venerdì 19 settembre 2008

Moria delle api, Commissione Ministero Salute sospende utilizzo neonicotinoidi

"In un momento di crisi dell'apicoltura, ieri è stato fatto un ulteriore passo avanti verso la sospensione temporanea in via cautelativa dell'utilizzo dei neonicotinoidi e di fopronil. Potremo quindi accertare in tempi brevi l'effettiva nocività di questi principi attivi e mettere così la parola fine alla moria di api e alle preoccupazioni legittime del mondo rurale e agricolo". Questo il commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, al parere favorevole dato oggi dalla Commissione consultiva "prodotti fitosanitari", chiamata ad esprimersi sulla sospensione prudenziale di un anno dell'uso dei due concianti per i semi, probabile causa della morte delle api.
"Siamo fermamente decisi a difendere le api, che sono il migliore amico degli agricoltori, e le produzioni dell'apicoltura italiana, che hanno dietro storia, tradizioni e saperi da conservare".
"La sospensione dell'utilizzo di neonicotinoidi in agricoltura è una buona notizia. Speriamo che il relativo decreto sia presto pubblicato e che la sospensione, attualmente prevista per un anno, sia utile a determinare una concreta revisione delle procedure autorizzative dei pesticidi potenzialmente pericolosi per l'ambiente e la salute". Così Legambiente e Unaapi, l'associazione italiana degli apicoltori, commentano la notizia.
"La decisione della commissione - hanno dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Unaapi Francesco Panella - non deve servire soltanto a tutelare un settore produttivo di grande qualità, e in generale, a difendere tutte le produzioni agroalimentari di eccellenza che ci distinguono nel mondo, ma anche a tutelare l'interesse pubblico complessivo, dal momento che la moria delle api rappresenta solo l'effetto più evidente di un malessere che colpisce silenziosamente gli ecosistemi più delicati fondamentali per l'equilibrio di tutte le specie".
"Auspichiamo - hanno concluso le due associazioni - che questo sia solo il primo passo verso una seria e concreta procedura di revisione delle autorizzazioni e regolamentazioni d'uso dei fitofarmaci utilizzati in agricoltura".

INIZIATIVA UNESCO PER TUTELA 'LAME ROSSE' DI FIASTRA

"Le 'Lame Rosse' di Fiastra, hanno un valore universale e possiedono tutte le caratteristiche per divenire Patrimonio dell'umanita'. La loro bellezza e' tale che possono senza dubbio essere individuate dall'Unesco bene che appartiene ad ogni uomo di questo mondo. Un bene che va tutelato e conservato per tutti coloro che verranno dopo di noi". A parlare e' Lidio Rocchi, consigliere regionale del Partito Socialista e Presidente della Commissione regionale per il Turismo, che ha scritto oggi una lettera al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca affinche' si faccia promotore di un'iniziativa che, d'intesa con altre cariche istituzionali (Presidente del parco dei Sibillini, Sindaco di Fiastra, Presidente della Comunita' montana di Camerino, Presidente della Provincia di Macerata, e le altre interessate), promuova presso il Comitato dei patrimoni dell'umanita' dell'Unesco, il procedimento per inserire le Lame Rosse nella lista dei patrimoni dell'umanita'. L'intervento di Rocchi segue e rafforza, quello avanzato qualche settimana fa dall'ex Assessore della Provincia di Macerata, Dario Conti, che ha lanciato, attraverso la stampa locale, la proposta di inserire le 'Lame rosse' di Fiastra tra i siti Patrimonio dell'umanita' dell'Unesco. Una bellezza naturale che rappresenta un fenomeno di straordinario fascino e che puo' essere considerata un esempio rappresentativo delle grandi epoche storiche dei processi geologici. In effetti, il suggestivo scenario che offrono le eleganti guglie di 'Lame Rosse', modellate nel tempo dagli agenti atmosferici, rappresenta un fenomeno naturale di bellezza eccezionale, che lo porta ad essere uno dei luoghi piu' suggestivi dell' Italia centrale. "Un luogo - conclude Rocchi nel suo intervento - che identifica il nostro territorio e che comunica al mondo come la nostra sia una regione capace di offrire grandi bellezze naturali. Bellezze che rappresentano un bene pubblico di ingente valore e al contempo un forte attrattore turistico.
Elementi questi che debbono sempre essere al centro dell'interesse di ogni amministratore".

Fonte: Agi 05 settembre '08

Pessime notizie dall'Unione europea

Sciagurata decisione in seno all'Unione europea di aumentare sensibilmente i livelli di pesticidi ammissibili nei cibi europei. Dal primo settembre 2008, infatti, i limiti legali massimi ammessi per i pesticidi nei cibi europei subiranno un cambiamento in ragione dell'entrata in vigore della nuova legislazione comunitaria in materia (regolamento 149/2008) realizzata con l'intento di armonizzare i limiti di tolleranza a livello europeo.
Un'armonizzazione era auspicabile vista la consuetudine globalizzante di far viaggiare le merci da un capo all'altro del continente, sarebbe stato auspicabile, però, un'attenzione maggiore e invece, quest'operazione è avvenuta al rialzo.

Conseguentemente frutta e verdura potranno contenere livelli massimi di pesticidi più elevati, grazie al regolamento comunitario 149/2008 emanato dall'Unione Europea, incidendo sulla salute di tutti i cittadini.

L'allarme, già lanciato - in primavera - da Legambiente in "Pesticidi nel Piatto 2008",trova eco in questi giorni in un'analisi di Greenpeace e della ONG austriaca Global 2000 ha evidenziato come i limiti per i residui dei pesticidi siano troppo elevati per garantire la sicurezza alimentare.

Dallo studio emerge che circa 700 dei limiti massimi di residui di pesticidi legalmente ammessi su frutta e verdura in Europa siano eccessivamente elevati, in particolare quelli previsti per mele, pere, uva, pomodori e peperoni; spesso talmente elevata da poter recare danni acuti e cronici alla salute, soprattutto nei soggeti per i quali il rapporto "sostanza tossica/peso" è particolarmente elevato: i bambini.
Nei casi presi in esame, cinquecentosettanta, tali limiti stabiliti superano la dose massima ammessa dalla stessa "Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare".
Come se non bastasse, ben 94 dei nuovi limiti ammessi dall'UE superano la dose giornaliera ammissibile e ciò aumenta la possibilità di subire danni cronici come il cancro o disturbi all'apparato riproduttore ed endocrino.

Contro questa decisione il Pesticide Action Network, l'organizzazione che raggruppa le associazioni europee a difesa della salute e dell'ambiente contro i pesticidi, ha già annunciato di aver presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea.

I Gre delle Marche, associandosi idealmente all'azione, si propongono di agire presso le Autorità italiane ed europee, soprattutto in considerazione del fatto che - come evidenziato dalla D.ssa Rina Guadagnini biologa, "rimane ancora alta, al 47,4% la percentuale di campioni di frutta contaminati da uno o più residui chimici e molto significativi sono anche i numeri relativi alla presenza di pesticidi nei prodotti elaborati come vino e olio, con una percentuale di 18,3% dei campioni contaminati da uno o più principi attivi."
Auspichiamo una normativa efficace e moderna che consideri la questione del multiresiduo, ovvero la compresenza di più principi attivi su uno stesso prodotto. Il fatto che, presi singolarmente ogni principio attivo resti nei limiti non significa che, mixati, non formino un cocktail pericoloso per la salute dei cittadini.
Tale fenomeno, infatti, non è ancora stato studiato sufficientemente e non ne conosciamo gli eventuali - ma probabili - effetti sull'organismo umano.
Alla luce di quest'ultima considerazione la decisione della Ue di aumentare i limiti è francamente molto preoccupante.
I Gre delle Marche, a tal proposito, pensano di sollecitare anche i medici di base i quali, non dimentichiamolo, nel loro Codice deontoligo approvato lo scorso anno, assumono quale precipuo dovere la difesa dell'ambiente. Facciamo riferimento all'art. 5 che così recita:"Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente. Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva."

Si è costituito a Senigallia il Gruppo "Salvaguardia e Tutela della Fauna Selvatica"